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1994 il colore della memoria

Nell’antico Palazzo Moronti si tiene la mostra di Violaine Hulné e di Grazia Lolli Redini.

La Pittrice francese che trascorre lunghi periodi a San Gimignano è acquerellista di buona fama e di grande interesse.

Il primo soggetto della sua pittura, a prescindere dalla cosa osservata, è la luce. Istintivamente orientate verso l’impressionismo francese, ripercorre nella memoria strade conosciute ma vissute in atmosfere diverse.

La pittura al acquerello in grandi campiture fa la completezza il fascino e la freschezza dell’immediato e della conoscenza profonda della materia.

Ogni sua immagine è una finestra aperta sul mondo che vorremmo.

 

Grazia Lolli Redini, partendo da una tecnica pittorica rigorosa e di antica scuola crea astratte immagini simbolo superando il limite della realtà. L’emblematicità delle sue immagini che ci viene incontro con la nitidezza delle forme e la cura dei particolari crea una dimensione enigmatica in ciò che e stato detto “la natura vivente del simbolo”.

Dunque niente di meno realistico dei fiori della frutta delle forme umane e animale ma un gioco intellettuale pronto a ritirarsi nelle riserve astratte che le finte cornici delineano per loro.

 

Queste due artiste partendo da posizioni opposte troveranno il loro punto di incontro nel campo sconfinato della poesia.